venerdì 26 dicembre 2014

Missione Eterna, di Joe Haldeman - recensione

http://www.fantascienza.com/magazine/imgbank/NEWS/ur._collez._76_-_missione_eterna.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Dopo lo splendido Guerra Eterna, che ho recensito qui, Haldeman avva promesso di non tornare più su quell'ambientazione e quei personaggi.
Il soldo però chiama, e ci è ricaduto quando gli hanno offerto abbastanza soldi. Come dargli torto?

Dopo il mediocre Pace Eterna, che non è realmente il seguito di Guerra Eterna e del quale vi ho già parlato qui giusto un paio di giorni fa, in Missione Eterna (Forever Free, 1999) Haldeman torna al personaggio di Mandella, con il quale sembra perfettamente affine probabilmente perché in parte autobiografico.
Abbiamo nuovamente una splendida rappresentazione dei rapporti famigliari di Mandella con moglie e figli, attualmente confinati sull'ultimo mondo abitato da esseri umani "normali", visto che al ritorno dalla Guerra Eterna (centinaia di anni dopo la loro partenza, complice il viaggio relativistico) la Terra e tutti i mondi collegati non erano più abitati da umani ma dalla loro evoluzione, l'Uomo, miliardi di cloni identici con memoria di gruppo, distanti dagli umani quasi quanto i Taurani che avevano combattutto fino a poco prima.
Con la galassia in pace non c'è più bisogno di quei vecchi relitti di un'età di odio e di differenze culturali, per cui l'Uomo assegna ai veterani un pianeta (non molto ospitale) su cui vivere e su cui non rompere le scatole.

Ma Mandella e gli altri non ci stanno, e dopo qualche anno decidono che questa vita non faper loro. chiedono di poter utilizzare una nave spaziale per un viaggio nel tempo: loro avrebbero viaggiato per dieci anni a velocità prossime a quella della luce, e al loro ritorno ne sarebbero passati quarantamila. Con la speranza che quello che troveranno sarà migliore dell'insopportabile Uomo.
L'Uomo, però, non è disposto a concedere loro l'uso di quell'astronave...

L'inizio racconta la difficoltà dei coloni di vivere in un mondo particolarmente freddo e di rapportarsi con l'Uomo e il Taurano, e le peripezie per procurarsi l'astronave.
Poi il viaggio parte, ma giungono nuovi misteriosi accadimenti a movimentare la vita dei nostri eroi.

Purtroppo il libro non riesce ad essere all'altezza del suo illustre predecessore. Lo stile dettagliatissimo di Haldeman a volte diventa un po' confusonario, e il volerci raccontare ogni particolare a tutti i costi è secondo me eccessivo. In più punti il libro sembra "non andare avanti", indugiando a raccontarci di come si organizzano questi sopravvissuti senza portare avanti la trama.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHUoe_1GV008ez_KVX0wN62g4SpnJ1hLGtrQegPz8FcQR1LA97o3VzHa8TW0NND07udpB7KlGjvyn00-CiIPNqQiZ1zCbgTkKd4erX3lJxJH4zsbWa1nRKdzNq3EoLSI43wKYp7lhfI-E/s1600/Joe+Haldeman_1999_Forever+Free.jpg

La seconda metà, poi, subisce un deciso tracollo a livello di trama: da quando arrivano sulla Terra si fa grottesco, e quello che succede, a parer mio, non c'entra niente con quello che è stato raccontato prima. Una chiusura posticcia e malriuscita, con un deus ex machina che più deus ex machina non si può. No, non mi è piaciuta.

Insomma, Guerra eterna dovete leggerlo e basta. Pace Eterna no. Missione eterna non è necessario, anche perché la storia di Guerra eterna finiva e questo non è un seguito "diretto". Non è male, ma nemmeno tanto bene. Da leggere se vi siete particolarmente affezionati al protagonista, cosa in effetti per niente difficile (credo che Mandella sia uno dei personaggi "realistici" più interessanti della fantascienza, almeno di quella che ho letto io).

Il Moro

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